Opinione classici: Storia di una capinera

“Siamo degli umili fiorellini avvezzi alla dolce tutela della stufa, che l’aria libera uccide”.
(Lettera di Maria del 2 novembre 1854)

Eccomi con la recensione del lunedì! 🙂 Come va lettori? Avete passato una buona settimana? Io non molto, per questo sono stata assente.
Comunque, ora vediamo un po’ questo grande classico che ho da poco terminato di leggere.

Storia di una capinera è un romanzo epistolare di Giovanni Verga.
Fu scritto tra il giugno e il luglio 1869, durante il soggiorno dello scrittore a Firenze. Il 25 novembre 1869, tornato temporaneamente a Catania, Verga spedisce il romanzo a Francesco Dall’Ongaro, il quale ne rimase soddisfatto al punto da riuscire a farlo pubblicare dall’editore Lampugnani nella sua sede di Milano.

Al 1871 risale, perciò, la prima pubblicazione ufficiale del romanzo, apparso dapprima all’interno della rivista di moda La ricamatrice e poi in volume. In realtà, però, il romanzo era stato già pubblicato nel 1870 a puntate su un’altra rivista del Lampugnani, ovvero il Corriere delle dame (anno LXVIII, dal numero 20 del 16 maggio 1870 al numero 34 del 22 agosto 1870), semplicemente con il titolo La capinera.

Autore: Giovanni Verga
1ª ed. originale: 1871
Genere: romanzo
Sottogenere: romanzo epistolare
Lingua originale: italiano
Ambientazione: Monte Ilice e Catania(1854-1855)

Protagonisti: Maria
Coprotagonisti: Marianna, Nino

Altri personaggi: il padre, la matrigna, Gigi, Giuditta, i signori Valentini, suor Filomena, suor Agata.

TRAMA BREVE

Il romanzo tratta la storia di una giovane educanda, Maria, che a causa di una epidemia di colera è costretta ad abbandonare per un breve periodo il convento di Catania e trasferirsi con suo padre, la matrigna e i fratelli, Giuditta e Gigi, nati dal secondo matrimonio del padre, su Monte Ilice. La vicenda viene narrata attraverso le lettere che Maria scrive alla sua amica Marianna, anch’essa monacanda, nelle quali dichiara la felicità di trovarsi libera, fuori dal convento in cui è cresciuta, per la prima volta all’età di diciannove anni. Ella trascorre le sue giornate spensieratamente correndo e saltando per i verdi prati ed intrattenendosi con la famiglia insieme ai vicini, i signori Valentini, ed i loro due figli, Annetta e Nino.

MIA OPINIONE

In breve, complesso da leggere per chi non è abituato al modo di scrivere degli scrittori classici, ma profondo e da leggere sicuramente. L’ho trovato molto noioso a tratti, ma è comunque un validissimo inno alla libertà, all’amore, e alla vita.
Una storia toccante, triste, nostalgica, tragica nel finale ma che vale la pena assaporare in ogni sua sfaccettatura.
Mi sento di consigliarlo vivamente.

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lasciate un commento, e magari anche un voto 😉 anche se la mia opinione è stato particolarmente scarna. XD

Grazie come sempre 🙂

16 pensieri su “Opinione classici: Storia di una capinera

  1. Siamo figli delle scuole italiane… 🙂
    Questi sono comunque grandi romanzi, inseriti in un contesto cattolico molto forte (e non semplicemente dal Manzoni) e comunque di denuncia per l’epoca.
    Brava! Quasi quasi lo rileggo.

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  2. Adoro Verga (se è una cosa strana, chissene. IO sono strano:P), lo lessi a suo tempo e concordo in tutto con la tua opinione ^_^ ottimo spunto tra l’altro, per chi ritiene l’autore soltanto una parte fastidiosa del programma di scuola superiore. Non stiamo parlando di Manzoni, il ragazzo ci sa fare 😛

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      1. Rosso Malpelo e La Lupa, sono storie che ti consiglio (se passi sopra il lessico un po’ arcaico): io le ricordo in particolare per la forza con cui definisce i suoi personaggi…a me sembrava davvero di essere lì. E parliamo di racconti scritti alla fine dell’800…

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        1. Sei la prima persona che non mi risponde con una risata o una faccia strana a questa cosa…l’altro giorno ho consigliato le stesse cose a due studenti di terza che mi chiedevano letture. Hanno deciso invece di prendersi “My dilemma is you”, e contenti loro x.x

          Salgari, mai letto nulla? (tra l’altro scusa l’OT…#^_^#)

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