Se abitassi in un altro mondo,
io sarei contenta di ciò che sono.
Accetterei il mio essere pigra, ma perfezionista,
ansiosa e lunatica, egoista e avida,
simpatica, ma fredda e solitaria.
Amerei persino il mio essere poco sveglia e brillante.
E i miei capelli sottili, la mia pancia, tutti i singoli chili di troppo.
I miei occhi azzurri e inespressivi, le piccole rughe d’espressione quando sorrido
E ove guardo il mondo è lucido di sguardi attoniti e pensieri fulminanti.
Anche questo sarebbe un bene.
Mi sentirei amata, da me stessa.
E sarebbe il dono più grande, prima di cominciare a vivere.
Ora avete una parte di me.
Da qui inizia il viaggio, verso l’orizzonte.
Quell’orizzonte dove un giorno io dissi che stanno anime scritte.
Si, inchiostro di mille colori, parole, nomi, racconti, canzoni.
Spiriti liberi incastrati in questo mondo, questo noi siamo. Questa io sono.
Niente più che anime scarabocchiate su di un foglio di carta o sulla pagina ingiallita di un libro.
Ma in alto.
Anime scritte, perché possiamo scrivere di noi,
perché siamo belli come quelle parole,
ove quel mondo, che esiste tra le righe arancioni,
smette di esistere.
Questo noi siamo.
Questa io sono.
© Irene Sartori.
(Le due di notte, o di mattina, 06/01/2015).
GRAZIE MILLE per la lettura 🙂 !
Posso prenderla come una presentazione? – Dato che t’incontro ora, facciamo di sì.
Buona serata.
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In un certo senso lo è, una presentazione, quindi sì certo.
Piacere di conoscerti e benvenuto nel blog, mille grazie per aver letto!
Buona serata,
Irene.
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Grazie a te, è un piacere averti nel mio.
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