Il significato del Natale – versione estesa

Vi auguro Buon Natale e Buone feste con una versione estesa del racconto “Il significato del Natale”. Buona lettura 🙂 !

La-piccola-fiammiferaia

Autore: Irene Sartori (Erin Wings Krown)

Titolo: Il significato del Natale (versione estesa)

Data pubblicazione: Dicembre 2014.

Genere: racconto breve.

Sottogenere: Drammatico.

DedicaA chi ancora festeggia il Natale, nonostante tutto.


La neve cadeva leggera oltre la finestra, mentre Rosa apparecchiava la tavola per la cena della Vigilia. Il fuoco scoppiettava sul camino, incoronando di rosso il ceppo natalizio. Accanto, l’albero di luci dorate illuminava un angolo della casa.

Ad un tratto Rosa sentì qualcosa sotto le ciabatte. Si chinò e scorse a terra un piccolo fiammifero spezzato .«E tu che ci fai qui?» Doveva esserle caduto quando aveva acceso le candele di Natale.”Che sbadata!” Lo prese e lo posò sopra la tavola, ma non riuscì a distogliere lo sguardo da esso. Niente più che un misero bastoncino, che risvegliava in lei molti ricordi.

Era il Natale dell’anno 1990, quando la nonna Speranza raccontò alla piccola Rosie la storia della bambina dei fiammiferi. Lì vendeva, seduta accanto al negozio di dolciumi della sua cittadina. La gente passava, erano tutti indaffarati a comprare regali. Di corsa com’erano non la guardavano nemmeno, completamente dimentichi del valore del Natale. Con il pacchetto tra le manine congelate, la bambina se ne stava accucciata davanti al negozio, finché qualcuno decise di cacciarla senza nemmeno comprare un fiammifero. Poche erano le speranze della piccola dai capelli rossi, ma le teneva strette al suo cuore come fossero cibo per il suo corpo affamato. «Fiammiferi! Comprate fiammiferi!» Oramai non aveva neanche più la forza di parlare.

L’indomani i giornali avrebbero parlato di una bambina sconosciuta vestita di stracci, trovata morta per il freddo e la fame in un vicoletto della città. E si sarebbero beati della loro commozione per quell’accaduto, come se la colpa non fosse di nessuno, come se loro non avessero potuto fare nulla per salvarla.

Almeno questo sarebbe accaduto se non fosse arrivata lei. Una donna di nome Mery, diretta al negozio di dolciumi per compare i dolcetti preferiti dei suoi figli. Era la vigilia di Natale e chi non mangia dolci a Natale?

Accadde che Mery sentisse una vocina, flebile e distante, che proveniva dal vicoletto accanto al negozio. Stava per entrare, poi si fermò. Decise di andare a vedere cosa fosse quel lamento. Girato l’angolo si guardò intorno e la vide. Seduta a terra, raggomitolata in un cappottino rattoppato, le calze lacere e una gonnellina di stracci a coprire il suo piccolo corpicino. Una bimba dai capelli rossi e gli occhi verdi come la speranza. Ignorando il freddo e la neve che cadeva, Mery s’inginocchiò accanto a lei e le chiese quale fosse il suo nome. La bambina non aveva un nome e le disse che la madre le aveva detto di dare quei fiammiferi alle persone grandi. Poi però la mamma era andata via, perché nessuno voleva i fiammiferi.

Mossa dalla compassione, Mery tirò fuori il portafoglio, ma si bloccò a metà gesto. La bambina per un attimo s’illuminò, poi, quando vide la donna mettere via le monete e richiudere la borsa, anche l’ultima speranza la abbandonò.

«Domani è Natale piccola. Nessuno dovrebbe stare solo a Natale. Guarda, ti faccio vedere una cosa». Mery prese un fiammifero dalla scatolina e l’accese. «Questo fuoco è magico, lo sai? Scalda dal freddo» Mery lo avvicinò alle mani della piccola, che sorrise. Quel timido sorriso fu ciò che la spinse ad allungare una mano verso la bimba. «Vieni con me. Ti piace il panettone vero?». La bambina prese la mano di Mery. S’incamminarono verso il negozio di dolciumi, la neve che vorticava attorno a loro. Quello sarebbe stato il più bel Natale della loro vita, poiché entrambe avevano compreso il suo vero significato.

Rosa sorrise a quei ricordi. “Speranza”. Quello era il nome della bambina dei fiammiferi. Il nome di sua nonna. Il nome che, il Natale, porterà sempre nei cuori delle genti.


Spero vi sia piaciuto. Se avete critiche negative/costruttive, sentitevi liberi di esprimervi 🙂 . Grazie per la lettura, se vi è piaciuto potete anche lasciare un votino al blog.
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